giovedì 8 giugno 2017

Mi sono Fidanzato!

È proprio vero! Prima o poi l’amore arriva per tutti. Basta solo saper aspettare.
Due mesi fa ho saputo all’improvviso di dover affrontare in tempi da record la ricerca di una nuova casa e quindi anche un trasloco. Sono stato scambiato per un piano cottura e venduto a mia insaputa insieme alla casa in cui abitavo. A dirmelo è stato il tizio che ha fatto l’affare di comprarci tutti e due, me e la casa, a un prezzo stracciato. Me ne lamentavo sconsolato con chiunque avesse un paio di orecchie e in molti provavano a consolarmi dicendomi cose del tipo: "Dai, magari cambiare casa può portare altri cambiamenti positivi nella tua vita". Ed è proprio così che è andata.

Poiché la vita ama sorprenderci nei modi più impensabili, da single incallito quale ero mi sono ritrovato fidanzato prima ancora di finire il trasloco.
La mia anima gemella non lavora presso la ditta a cui ho affidato il trasloco. Anche perché ad occuparci di quest’ultimo siamo stati io e i più volenterosi tra i miei amici automuniti.
Mi sono fidanzato con la sorella del proprietario della mia nuova casa. Ho sempre creduto nei colpi di fulmine, ma non immaginavo che certi fossero così violenti da funzionare addirittura a distanza, tramite intermediari.

Mio cognato insieme alle chiavi mi consegna la seguente raccomandazione: "La casa è intestata a mia sorella. Se qualcuno nel palazzo ti chiede chi sei, tu dì Song ‘o nnamurat ‘e Ilaria".
Tacendo le mille domande che mi saltano in mente, provo a cercare da solo il motivo che si nasconde dietro tale, bizzarra raccomandazione. Forse mio cognato ha paura di essere denunciato perché affitta l’appartamento a nero. Capirai, mi risulta che crimini ben peggiori passino del tutto inosservati. Ma in fondo che mi frega: non ho nulla di cui lamentarmi. Ho trovato una nuova casa, una fidanzata, un cognato e dei vicini impiccioni in un solo colpo. La fortuna mi sorride. Se poi lo stia facendo per sfottermi, beh, tanto lo scoprirò solo più in là. Come se non bastasse mio cognato aggiunge pure: "Non ti preoccupare, fai bella figura: mia sorella è una bella ragazza".

Spero solo che lui abbia dei gusti simili ai miei, o quantomeno affidabili, perché io la mia fidanzata Ilaria, anche se stiamo insieme già da due mesi, ancora non l’ho vista. A ritirare gli affitti e a risolvere vari problemi di manutenzione è venuto sempre lui. Che fratello maschilista e possessivo: se la tiene segregata in casa a preparare il minestrone. E poi i vicini mica sono scemi: posso mai essere fidanzato con una donna invisibile? Resto in mezzo alla strada, tu… Ilaria, sei così gentile da ospitarmi nella casa intestata a tuo nome, e poi non passi neanche una sera a farti una spaghettata con me?
Lo so, non sono l’unico impegnato in una storia a distanza. In tanti sentono la propria metà per telefono, su skype. Io fino a ieri non ho potuto neanche aggiungerla su Facebook perché ne ignoravo perfino il cognome.

Poi stamattina è finalmente arrivata la prima bolletta. L’Enel, senza sapere di farmi un grande favore, mi ha spifferato nome e cognome. Peccato che Ilaria su Facebook non sia registrata col suo nome anagrafico, ma con uno pseudonimo o un nome d’arte che ignoro. O almeno così spero: dio mi scampi dall’essere fidanzato con una di quelle tipe snob pseudoalternative che per distinguersi dal gregge non sono su Facebook.
Però, se anche appartenesse a questa categoria, almeno Ilaria è una brava persona. Questa è l’unica casa di suo possesso, l’unica in cui ha installato un contratto Enel. Non è come certi miei ex proprietari palazzinari, che avevano vari buchi di culo sparsi per i vicoli di Napoli e li riempivano di letti a castello senza neppure avere una bella sorella con cui far fidanzare gli affittuari.
L’Enel ha chiesto a Ilaria solo quindici euro per ben due mesi di utenza. Perfino l’Enel, quando ha a che fare con una brava persona, se ne accorge comportandosi di conseguenza. Inutile specificare che farò il cavaliere pagando di tasca mia questi quindici euro.
Domani chiedo a uno dei miei vicini impiccioni qual è l’ufficio postale più vicino. Così pago la bolletta e familiarizzo definitivamente col quartiere, aggiungendo alla mia mappa mentale anche le poste. E la prossima volta che mio cognato viene a ritirare l’affitto, insieme ai soldi gli lascio un pensierino da consegnare a Ilaria da parte mia. Magari un portachiavi con l’iniziale del mio nome o uno di quegli orsetti di peluche con su scritto "I love you". Sperando che lo stronzo non lo butti via per non distrarre la mia amata dal minestrone.